SEGNI DEL SACRO E DELL'UMANO - Una ricerca nel territorio a nord-est di Modena
UNA SANA CURIOSITÀ
In un noto racconto, Dino Buzzati immagina che una sera, sul tetto di
una chiesa di campagna, si posi un disco volante e ne escano due strani
esseri, subito notati dal parroco intento a leggere presso una finestra.
Zitto, il prete li
lasciò
armeggiare col disco. Parlottavano tra loro a bassa voce, un dialogo
che assomigliava a un cigolio. Poi si arrampicarono sul tetto, che ha
una mo-deratissima pendenza, e raggiunsero la croce, quella che
è in cima alla facciata. Ci girarono intorno, la toccarono,
sembrava prendessero misure. Per un pezzo don Pietro lasciò
fare, sempre imbracciando la doppietta. Ma all'improvviso cambio idea.
« Ehi! » gridò con la sua voce
rimbombante. «
Giù di là, giovanotti. Chi siete? » /
due si
voltarono a guardarlo e sembravano poco emozionati. Però
scesero
subito, avvicinandosi alla finestra del prevosto. Poi il più
alto cominciò a parlare. [ ... ] « Calmo, calmo
» lo
straniero disse « tra poco ce n'andiamo. Sai? Da molto tempo
noi
vi giriamo in tomo, e vi osserviamo, ascoltiamo le vostre radio,
abbiamo imparato quasi tutto. Tu parli, per esempio, e io capisco. Solo
una cosa non abbiamo decifrato. E proprio per questo siamo scesi. Che
cosa sono queste antenne? (e faceva segno alla croce). Ne avete
dappertutto, in cima alle toni e ai campanili, in vetta alle montagne,
e poi ne tenete degli eserciti qua e là, chiusi da muri,
come se
fossero vivai. Puoi dirmi, uomo, a cosa servono? »
« Ma sono croci! » fece don Pietro. [ ... ] « Croci
» ripetè, compitando il forestiero. « E
a che cosa servono? »
Don Pietro posò il calcio della doppietta a terra, che gli
restasse però sempre a portata di mano. Si drizzò
quindi
in tutta la statura, cerco di essere solenne: « Servono alle
nostre anime » rispose. « Sono il simbolo di Nostro
Signore
Gesù Cristo, figlio di Dio, che per noi è morto
in croce.
»[...]
« E dove, dove questo sarebbe successo? » chiese
sempre il più grandetto, [ ... ]
e da lì prende le mosse un dialogo davvero interessante.
Forse oggi ci troviamo ad essere un po' come i due marziani del
racconto di sessantanni fa. Siamo circondati da tanti segni e spesso
non sappiamo precisamente cosa siano (o non ci interessa saperlo, o
addirittura non ci accorgiamo della loro presenza). Ma speriamo che la
curiosità vinca. In noi ha vinto, già da lungo
tempo.
GLI ANTEFATTI
Domenica 14 settembre 1986 in piazza Grande, in occasione della "Festa
dell'incontro delle parrocchie del centro storico e dei gruppi
ecclesiali", fu presentata la mostra "Una città, la sua
fede"
curata dall'allora neonato "Centro studi Maiestas per la cultura
popolare", apprezzato e sostenuto fin dall'inizio dall'arcivescovo
Santo Quadri. ...