PERCHÉ VIVA LA MEMORIA
Luoghi e segni religiosi nella terra di Costrignano
Un incontro, una presenza, una domanda
Percorrendo strade, stradelli e sentieri in quel di Costrignano, da valle a monte
e poi ancora da monte a valle (ma è così anche nelle circostanti terre di Monchio, di Susano
e Savoniero, di Vitriola, di Pianorso e in tutta la nostra montagna), può capitare di imbattersi in qualche
maestà.
Con questo nome, (la cui pronuncia dialettale lascia affiorare la semivocale "j", segno evidente della derivazione
dal latino majestas) vengono tradizionalmente indicati innanzitutto quei caratteristici pilastri di varie forme
e dimensioni, terminanti in cuspidi come piccoli campanili oppure coperti con tettuccio a due falde
come piccole case (aediculae), spesso sormontati dalla croce e dotati di una o più nicchie contenenti
immagini sacre.
Il territorio di Costrignano (e quello di tutta la nostra montagna, e non solo, ché si tratta di
fenomeno quanto meno europeo) è tuttora popolato da questi oggetti.
Essi costituiscono una presenza evidente, che non è possibile ignorare od escludere.